Luoghi di lavoro piacevoli apportano numerosi vantaggi, non solo per le persone, ma anche per le imprese. Infatti, gli studi mostrano che impiegati felici sono più produttivi, creativi e coinvolti. Ma un impiegato felice è prima di tutto un candidato felice, da ciò l’importanza di valutare questo aspetto durante le vostre campagne di selezione del personale.

Cos’è la felicità? Qual è la sua importanza sul luogo di lavoro? Come valutare se il candidato è felice? Scoprite le risposte in questo articolo.

Definizione di felicità

“La felicità è un’opzione. Puoi scegliere di essere felice. Ci sarà stress nella tua vita, ma è una tua scelta se ti lascerai influenzare o meno.”-Valerie Bertinelli-

Le persone si pongono la domanda su cosa sia la felicità fin dai tempi antichi. Si chiedevano cosa fosse la felicità, come nascesse e come trattenerla a lungo. Secondo la scienza, la felicità si basa su due fattori: un sentimento di soddisfazione nei confronti della propria vita (per esempio, trovare un senso nel proprio lavoro) e un sentimento di benessere nel quotidiano. La ricerca nell’ambito della psicologia positiva e della felicità definisce una persona felice come una persona che prova spesso delle emozioni positive, come la gioia, l’orgoglio e la soddisfazione, e raramente emozioni negative come la tristezza, l’ansia e la collera.

E la felicità al lavoro?

Nell’ambito professionale, la felicità è uno stato d’animo specifico che aiuta le persone a lavorare in maniera ottimale e a sfruttare tutto il proprio potenziale. Se un impiegato apprezza il proprio lavoro, troverà il modo di svolgere il suo compito con successo. I lavoratori felici e che apprezzano il proprio lavoro possono facilmente superare le situazioni più difficili.
La felicità sul luogo di lavoro non consiste solo nel vedere visi sorridenti, nei gesti amichevoli e nelle battute tra colleghi. Si tratta della necessità di sapere che valiamo per l’impresa e che stiamo ottenendo risultati.

Trovare la felicità sul luogo di lavoro aiuta a stabilire solide relazioni interpersonali e incoraggia le persona a lavorare insieme per il benessere comune dell’impresa. Rappresenta la colonna vertebrale dell’innovazione, della lealtà, della responsabilità e del successo. È perciò un fattore di miglioramento e di sviluppo delle soft skills dei dipendenti.

La felicità sul lavoro, conta

La felicità non rappresenta un bonus, ma bensì una necessità per ogni luogo di lavoro altamente performante. Secondo Annie Mckee, consigliera e autrice in tema di leadership internazionale, la felicità sul luogo di lavoro è molto importante. Quando un individuo è infelice, il suo cervello ha la tendenza a disimpegnarsi, fatto che riduce le sue capacità creative, il suo spirito critico e tutta una gamma di funzioni essenziali per un’impresa.

Ecco alcune ragioni per le quali la felicità è importante all’interno di una impresa

 

Felicita al lavoro

 

Come valutare lo stato d’animo del vostro candidato?

Data l’importanza del suo stato emozionale nel determinare la prestazione del dipendente, sarebbe necessario aggiungere questo criterio di predizione della prestazione del candidato nei criteri di valutazione dei vostri candidati che avrete pre-registrato nel vostro software per il recruiting Inasoft.

Domande mirate potrebbero essere rivelatrici sul suo stato d’animo. Per esempio, in che modo il candidato gestisce un periodo di stress? I collaboratori felici hanno generalmente delle buone tecniche per ridurlo. Inoltre, anche il suo rapporto con gli altri è un indicatore sulla sua felicità. I test sulla personalità integrano spesso domande come: quale sarebbe la tua reazione se un tuo collega ottiene la promozione da te desiderata? Il desiderio di vendicarsi è sconosciuto dalle persone felici. Queste ultime hanno per lo più la tendenza a risolvere il problema per poi dimenticarlo. Inviare un test sulla personalità per vedere la sua reazione di fronte a casi concreti vi permetterà quindi di valutare il suo stato d’animo.

Conclusione

La felicità al lavoro è un tema che assume sempre più importanza. Con lo sviluppo di problemi psico-sociali, in particolare legati allo stress, tensione e al pensiero delle difficoltà lavorative, il benessere nell’impresa è diventato un serio problema per il dipartimento HR. Non sarebbe quindi benefico l’assumere nuovi collaboratori con un livello di felicità già elevato?